Il futuro dell'intelligenza artificiale (IA) nel settore automobilistico appare estremamente influente, come evidenziato dallo studio "La nuova era dell’auto: l’Automobile Sapiens - l’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sull’automotive" realizzato per l'Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School. Presentato il 18 giugno a Roma, il rapporto ha catalizzato l'attenzione di rappresentanti di importanti costruttori automobilistici europei e globali.
Secondo l’Osservatorio Auto e Mobilità, nei prossimi anni, l'IA potrebbe generare un impatto di 11mila miliardi di dollari sul PIL globale, sostenuto da investimenti previsti di circa 250 miliardi di dollari.
Tuttavia, questa crescita porta con sé sfide significative, come l'alto consumo energetico e la necessità di una regolamentazione efficace e coerente. L'Unione Europea ha recentemente approvato l'AI Act, mentre gli Stati Uniti e la Cina perseguono approcci differenti, indicando un panorama normativo ancora in evoluzione.
Nel settore automotive, l'IA sta trasformando radicalmente le aziende da semplici produttori di automobili a fornitori di servizi complessi e avanzati. Tesla, per esempio, è stata descritta da Elon Musk come un'azienda di IA e robotica. Si prevede che il valore dell'IA nel settore passi da 3 miliardi di dollari a 30 miliardi entro il 2030, con un tasso di crescita annuo del 20-30%.
Le auto del futuro saranno definibili come SDV (software defined vehicles), centrati sull'IA piuttosto che sulla meccanica, e capaci di interagire con gli utenti e l'ambiente in modi simili agli esseri umani. Questo includerà la guida autonoma e altre funzionalità innovative, dalle chatbox evolute agli assistenti vocali che gestiscono interazioni e dati in modo sempre più autonomo e personalizzato.
I leader del settore automobilistico riconoscono l'importanza crescente dell'IA, che non solo migliora la sicurezza e l'efficienza, ma promette anche un'integrazione più profonda tra veicoli e tecnologie digitali, come dimostrato dalle innovazioni attuali e previste per i prossimi anni. La strada verso un'adozione più ampia dell'IA è chiara, sebbene richieda prudenza e considerazione attenta delle implicazioni, soprattutto in termini di privacy e coesistenza con tecnologie meno avanzate.