Il 2023 ha concluso il suo capitolo in Italia con un totale di 1.566.448 immatricolazioni, registrando un notevole aumento del 18,96% rispetto al 2022. Il mese di dicembre ha contribuito a questo risultato positivo con un incremento delle registrazioni del 6%. Tuttavia, il trend di crescita iniziato ad agosto del 2022 sembra aver subito un rallentamento, portando gli operatori a prevedere una prossima fase di stallo nel mercato automobilistico nei mesi a venire.
Se confrontato con il 2019, l'ultimo anno precedente alla pandemia e considerato il punto di riferimento per valutare il ritorno alla "normalità" del settore auto, si nota un deficit del 18,3% nelle immatricolazioni. Gian Primo Quagliano, responsabile del Centro Studi Promotor, avverte che il mercato automobilistico italiano sta entrando in una sostanziale e prolungata fase di stagnazione, prevedendo che nel 2024 il volume di immatricolazioni sarà allineato a quello del 2023.
Questo scenario è confermato anche da un'indagine condotta dalla rete dei concessionari, la quale prevede vendite di auto nei prossimi mesi su livelli simili a quelli dell'anno appena trascorso. Secondo l'Unrae, l'associazione delle case di produzione straniere, il mercato manterrà volumi simili a quelli dell'anno precedente fino al 2027, rendendo evidente che il ritorno alla normalità richiederà ancora diversi anni.
In termini assoluti, nel 2023 mancano all'appello 350.000 unità, mentre nel quadriennio 2020-2023 il Centro Studi Promotor stima una perdita di quasi due milioni di autovetture. La sfida principale è ora quella di implementare strumenti di supporto alla domanda al fine di stimolare il mercato. Gli occhi degli operatori sono rivolti con interesse e qualche preoccupazione al nuovo sistema di Ecobonus in fase di sviluppo da parte del Mimit, con l'approvazione e l'effetto attesa come principali ostacoli.
Le case automobilistiche evidenziano anche variazioni nei loro risultati di dicembre, con Stellantis che registra un calo del 9%, il Gruppo Volkswagen in linea con il mercato e Renault che supera sia il mercato mensile che quello annuale, consolidando il 10% di quota di mercato. Nel frattempo, Tesla triplica i volumi in un anno, mentre i cinesi di MG moltiplicano per quattro le vendite e si avvicinano al 2% di quota di mercato.
In Italia, il numero di auto in circolazione ha registrato un aumento, passando dai 39,5 milioni nel 2019 ai 40,8 milioni dell'anno scorso, con un tasso di motorizzazione privata che ha raggiunto quota 69 autovetture ogni 100 abitanti. Tuttavia, il tasso di sostituzione delle auto vecchie con modelli nuovi è diminuito, contribuendo all'invecchiamento del parco circolante italiano. La crescita del mercato dell'usato e l'aumento dei prezzi medi delle auto aggiungono ulteriori sfide. Secondo l'Anfia, per garantire un rinnovo del parco circolante, caratterizzato da un'età media di 12,6 anni e oltre il 50% di vetture ante-Euro 5, è necessario raggiungere almeno 1,8 milioni di auto immatricolate ogni anno.