Tra i principali svantaggi comunemente associati alle auto elettriche, uno dei più evidenti agli occhi del pubblico è sicuramente il tempo di ricarica, pur avendo notevolmente diminuito negli ultimi anni, rimane ancora superiore rispetto al tradizionale rifornimento di carburante liquido come benzina, gasolio o Gpl. Al fine di affrontare questa sfida, diverse aziende automobilistiche, da Nio a Geely fino a Stellantis, stanno investendo in sistemi di battery swapping, una tecnologia che consente la sostituzione rapida di una batteria scarica con una completamente carica, eliminando così i tempi di attesa. Esploriamo i principali vantaggi di questa tecnologia, con un focus sulla rapidità: bastano solo 5 minuti per consentire a un sistema robotizzato di rimuovere la batteria scarica e sostituirla con una carica al 100%, il tutto senza richiedere all'utente di scendere dall'auto. Inoltre, le batterie vengono conservate in appositi "hotel di ricarica", ottimizzando il processo su tempi più lunghi e riducendo lo stress da ricarica rapida, potenzialmente aumentando la longevità complessiva del pacco batterie.
Tuttavia, nonostante questi vantaggi, ci sono diversi ostacoli da superare. Anzitutto, nonostante l'accordo recente tra Stellantis e Ample, una start-up americana specializzata in batterie rimovibili, è difficile immaginare un'ampia convergenza tra costruttori per standardizzare un sistema che copra una vasta gamma di veicoli. Questo sarebbe cruciale per abbassare i costi e rendere diffusi gli "hotel di ricarica". Inoltre, la diffusione geografica di tali punti di interscambio delle batterie è limitata, con numeri significativamente inferiori in Europa rispetto alla Cina. A titolo di esempio, Nio ha circa 2.300 punti in Cina, mentre in Europa ce ne sono solo 30. La startup Ample, al momento, dispone di soli 12 punti nella zona di San Francisco, senza piani immediati di espansione.
Una prospettiva realistica potrebbe essere la coesistenza del battery swapping e della ricarica tradizionale, con i consumatori che scelgono la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Khaled Hassounah, CEO e fondatore di Ample, suggerisce che coloro che hanno accesso a una wallbox domestica o a un punto di ricarica aziendale potrebbero preferire il metodo tradizionale, mentre chi non ha questa opzione, inclusi i gestori di flotte aziendali, potrebbe beneficiare di un sistema che elimina la dipendenza dalle colonnine di ricarica.
Inoltre, la scelta tra battery swapping e ricarica tradizionale potrebbe essere influenzata anche da fattori geografici. In contesti urbani, un sistema di sostituzione rapida delle batterie potrebbe essere più efficiente rispetto alla dispersione di colonnine di ricarica sui marciapiedi. Al contrario, lungo le autostrade e nelle zone residenziali, potrebbero essere più vantaggiosi i punti di ricarica, sia pubblici che privati. Questa flessibilità potrebbe consentire una migliore adattabilità alle esigenze specifiche di ciascuna area geografica.