Secondo l'Indice di EY, il nostro paese si posiziona al dodicesimo posto su venti nella classifica mondiale, con la Cina al primo posto. Nonostante gli investimenti in crescita, la produzione di batterie e veicoli elettrici è ancora indietro.
L'Italia non è un leader, ma neanche un semplice seguace in termini di mobilità elettrica nel settore automobilistico. Il paese è entrato nel gruppo degli "aspiranti", ovvero quelli che stanno attuando politiche e misure per lo sviluppo della mobilità elettrica ma non possono ancora considerarsi protagonisti.
L'Indice EY Ev (Electric vehicle) Country Readiness 2023 è la fotografia più recente della maturità del mercato globale dei veicoli elettrici, basata sull'offerta di mercato, la domanda dei consumatori e la regolamentazione dei paesi presi in esame. La Cina, la Norvegia e gli Stati Uniti sono ai primi tre posti, mentre l'Italia si trova al dodicesimo posto, mantenendo la sua posizione rispetto all'indice del 2022 ma salendo di fatto nella graduatoria.
Secondo Giovanni Passalacqua, partner e leader dell'automotive consulting di EY in Italia, ci sono diversi fattori che separano l'Italia dai leader del settore. Ci sono limiti nella produzione di batterie e veicoli, e c'è una disparità tra l'interesse degli acquirenti per i veicoli elettrici e ibridi (43% secondo l'ultima rilevazione) e le effettive vendite (8,5% da inizio anno ad agosto, di cui il 3,9% sono veicoli completamente elettrici). Solo il 13% è disposto a pagare di più per un veicolo elettrico a causa dell'inflazione e dei costi dell'energia.
Passalacqua identifica due punti critici: la catena di produzione, dalle fabbriche di batterie al riciclo, e i prezzi. Propone un trattamento fiscale favorevole per le auto a zero emissioni nelle flotte aziendali per incentivare il mercato. Inoltre, suggerisce un uso più efficiente dei fondi residui del 2023 per gli incentivi all'acquisto di auto elettriche.
Per quanto riguarda gli incentivi e la regolamentazione dell'UE, sia Passalacqua che Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, sottolineano l'importanza di avere norme chiare e stabili per il settore automobilistico elettrico.