Molte novità, anche di peso, alcune defezioni importanti e soprattutto un’accelerazione, considerevole, verso la digitalizzazione, “automatizzazione” ed
elettrificazione dell’auto. Ecco la fotografia dell’edizione 2016 del salone di Parigi, che ha aperto i battenti sabato e resterà aperto fino al 16 ottobre. Partiamo dai grandi assenti: Ford, Mazda e Volvo hanno disertato, ma anche Rolls-Royce, Bentley, Lamborghini e Aston Martin non erano sotto i riflettori e c’è da dire che alcuni (Ford e Volvo) preferiscono ribalte come il Consumer electronic show di Las Vegas per mettere in mostra prodotti e strategie dai forti connotati hi-tech. Al contrario Volkswagen (vedi articolo a fianco) a Parigi ha messo in vetrina il suo futuro e, forse, quello dell’auto, svelando un concept, battezzato I.D., che anticipa la terza era della casa di Wolfsburg: dopo l’epoca del Maggiolino e quella della Golf, nel 2020 ci sarà un salto epocale con la prima di una famiglia (anticipata appunto da prototipo) di vetture elettriche con autonomia compresa addirittura tra 400 e 600 km,
analoga dunque a quella dei modelli a combustione interna. I.D., basata sulla nuova piattaforma elettrica modulare denominata Meb, prefigura un’auto compatta, classe Golf per intenderci, che guiderà da sola spinta da un elettromotore da 125 Kw (170 cv). Vw sostiene, ma è tutto da vedere, che la guida totalmente autonoma diventerà realtà a partire dal 2025 (anno in cui il gruppo Vw pensa di vendere un milione di elettriche all’anno) e pertanto con la I.D. ha ridefinito i concetti di spazio interno e di plancia con il volante che rientra all’interno di essa quando alla guida non c’è un uomo, ma il software del sistema i.d Pilot. Questa visione, che punta anche a dare l’idea che Vw è pronta a un grande e radicale cambiamento dopo il “Dieselgate”, si
spinge fino a immaginare che la vettura possa essere usata per ricevere i pacchi quando il proprietario non è a casa.
Opel ha svelato invece il presente elettrico con la Ampera-e, compatta a ioni di litio che, gemella della Chevrolet Bolt, dichiara un’autonomia record di 400 km. Non guida da sola, ma è il segno che l’auto elettrica, pur con i limiti delle batterie a ioni, può sostituire quella “fossile”. A completare il quadro delle concept a emissioni zero troviamo Mercedes Generation EQ, modello che concentra le tecnologie in arrivo sui
futuri modelli a batteria della Stella. E qui il gruppo Daimler ha tolto i veli alla nuova Smart ED elettrica. A Parigi però non è in scena solo l’automobile del futuro con i suoi prototipi avveniristici (descritti a lato) dalle interfacce “tridimensionali” come la Ux di Lexus, ma anche, anzi soprattutto, tanti suv: la seconda generazione della Audi Q5 (vedi articolo in basso a destra), la Skoda Kodiaq (che debutta in veste ufficiale) e tante auto normali come le utilitarie di nuova generazione come Micra (vedi articolo in basso a destra) e la nuova Kia Rio, o medie da tutti i giorni come la Hyundai i30 che torna a sfidare l’eterna rivale Golf. Tra le regine di Parigi 2016 spicca la show car “Concept X2”, che anticipa fin nel nome il prossimo suv compatto X2, ovvero la risposta bavarese ad Audi Q2 e ai tanti suv/crossover di grande successo (Jeep Renegade fra tutti). Bmw entra dunque in un settore strategico e nel frattempo aggiorna l’elettrica i3 con una nuova batteria da 94 Ah che estende l’autonomia a 300 chilometri. Mini, che rinnoverà nei prossimi mesi la Countryman, ha svelato invece la Mini Clubman John Cooper Works, una station wagon compatta e molto pepata con i suoi 231 cavalli. E in tema di auto sportive e da sogno, Ferrari stupisce una volta di più con la versione en plein air della LaFerrari,
battezzata eloquentemente Aperta. È una supercar ibrida da 1.000 cavalli destinata a pochissimi: 200 esemplari già tutti venduti, di cui uno al super chef Gordon Ramsay (ce ne sono altre nove, ma servono come dimostratori). La casa di Maranello ha presentato anche la GTC4Lusso spinta da un V8 e con due ruote motrici. Sempre da sogno, ma abbordabili, sono invece le Audi A5 ed S5 Sportback, la Mercedes Amg Gt Roadster, la Classe E All-Terrain e la Porsche Panamera 4 E-Hybrid. E le marche italiane? Oltre all’Alfa Romeo Giulia “Veloce” con i nuovi turbo benzina duemila da 280 cv e turbodiesel 2.2 da 210 cavalli si sono visti gli aggiornamenti di Fiat Panda. Fca ha infatti preferito il salone di Los Angeles per dare visibilità a due modelli fondamentali molto attesi: il suv Alfa Romeo “Stelvio”, che segna una svolta attesa dal 2003, quando venne presentato il concept Kamal, e la nuova generazione della Jeep Compass, che sembra essere ora adeguata al blasone del marchio Usa.
Fonte: Il Sole 24 Ore