A Bruxelles è stato raggiunto un accordo cruciale sulla prossima fase degli standard Euro 7, rappresentando un progresso significativo nella riduzione delle emissioni inquinanti e nella definizione di requisiti di durata delle batterie per autovetture, furgoni, autobus e camion. Il Parlamento e il Consiglio dell'Unione Europea hanno concordato provvisoriamente su questi importanti aspetti.
Nel contesto delle autovetture e dei furgoni, la conclusione della procedura Trilogo ha stabilito il mantenimento delle attuali condizioni di prova Euro 6 e dei limiti sulle emissioni di scarico. Su richiesta del Parlamento, si è deciso di misurare il numero di particelle di scarico al livello PN10, inclusi quindi i dettagli delle particelle più piccole rispetto al precedente livello PN23. Per autobus e camion, il testo concordato introduce limiti più rigorosi per le emissioni di scarico misurate in laboratorio (ad esempio, limite di NOx di 200 mg/kWh) e in condizioni di guida reali (limite di NOx di 260 mg/kWh), mantenendo nel contempo le attuali condizioni di prova Euro VI. Inoltre, sono stati stabiliti limiti alle emissioni di particelle in frenata (PM10) per diversi tipi di veicoli.
Il testo approvato include anche requisiti minimi di prestazione per la durata delle batterie nelle auto elettriche e ibride, così come nei furgoni. Inoltre, introduce l'idea innovativa di un "Passaporto ambientale del veicolo", che fornirà informazioni sulle prestazioni ambientali di ogni veicolo al momento dell'immatricolazione, comprendendo dati come le emissioni inquinanti, l'emissione di CO2, il consumo di carburante, l'autonomia elettrica e la durata della batteria.
L'accordo dovrà ora essere confermato dal Parlamento europeo, previa valutazione dell'organismo Coreper e della commissione Ambiente del Parlamento stesso.
Il nuovo regolamento entrerà in vigore rispettivamente 30 e 48 mesi dopo la sua approvazione per autovetture e furgoni, autobus, camion e rimorchi. Per i costruttori di nicchia, l'applicazione partirà il primo luglio 2030 per i veicoli leggeri e il primo luglio 2031 per quelli pesanti.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha accolto con soddisfazione l'accordo, definendolo una svolta positiva per la politica industriale europea. Urso ha sottolineato l'importanza della decisione di mantenere le attuali condizioni di test Euro 6 per autovetture e furgoni come un passo cruciale per salvaguardare il settore automobilistico, pilastro fondamentale del Made in Italy. Concludendo, Urso ha esaltato il fatto che si stia finalmente trovando un equilibrio tra gli obiettivi di sostenibilità e le esigenze del tessuto produttivo e sociale.