Il gruppo Renault ha archiviato il 2024 con numeri in crescita su tutti i fronti, segnando un aumento del fatturato del 7,4% e registrando il miglior margine operativo lordo della sua storia. Durante la presentazione dei risultati finanziari, l’amministratore delegato Luca de Meo ha scherzato: "Abbiamo inventato la pozione di Asterix e Obelix", sottolineando come sia il terzo anno consecutivo di record assoluti per l'azienda. "Questa performance è il risultato della profonda trasformazione del gruppo e di un incredibile lavoro di squadra", ha aggiunto.
Crescita dei ricavi e obiettivi per il futuro
Il fatturato complessivo ha raggiunto 56,2 miliardi di euro, con un incremento del 7,4% rispetto al 2023 (+9% a tassi di cambio costanti). Il settore Automotive ha contribuito con 50,5 miliardi, crescendo del 4,9%. Questo risultato è stato spinto dal lancio di 10 nuovi modelli e 2 restyling, oltre a un migliore mix di prezzi, prodotti e mercati.
Il margine operativo lordo è salito a 4,26 miliardi di euro, con un'incidenza del 7,6% sul fatturato. Sebbene inferiore al 7,9% del 2023, ha comunque superato l'obiettivo del 7,5%. Al netto della joint venture Horse, il margine è aumentato del 15%, passando dal 6,9% al 7,4%.
L'utile operativo netto è cresciuto da 2,48 a 2,57 miliardi, mentre l'utile consolidato è sceso da 2,2 miliardi a 752 milioni a causa della vendita di azioni Nissan. Senza questo effetto, i profitti sarebbero aumentati a 2,76 miliardi. Il flusso di cassa si è leggermente ridotto da 3,02 a 2,88 miliardi.
Per il 2025, Renault prevede:
- Un margine operativo di almeno il 7% (incluso un impatto negativo dell’1% dovuto alle sanzioni sulle emissioni UE);
- Un free cash flow superiore ai 2 miliardi;
- Un dividendo di 2,2 euro per azione (+19%).
Sanzioni sulle emissioni: Renault non si unirà ai "pool"
Uno dei temi caldi resta la conformità alle normative sulle emissioni. "Dobbiamo mitigare l’impatto della normativa Cafe", ha dichiarato de Meo, spiegando che Renault punterà su:
- Un aumento della quota di veicoli elettrici e full hybrid nei mercati chiave;
- Un'ottimizzazione della produzione delle auto termiche per mantenere l’equilibrio.
L’obiettivo è raggiungere il 17,3% di BEV nel mix di nuovi ordini. De Meo ha ribadito che Renault non aderirà ai "pool" di costruttori per evitare multe, rifiutandosi di "pagare competitor non europei come Tesla o Geely". Ha poi lanciato un appello alle autorità: "Le opzioni ci sono. Fate qualcosa!".
L'importanza delle citycar: Renault gioca d’anticipo
Il mercato delle elettriche cresce più lentamente del previsto, ma Renault vanta un vantaggio competitivo nei segmenti A e B. "Abbiamo almeno due anni di vantaggio sui concorrenti", ha detto de Meo, riferendosi alla nuova Twingo e al futuro SUV di segmento A di Dacia, previsto per il 2025.
Renault continua a credere nelle citycar, fondamentali per il traffico urbano europeo. "La Twingo occupa il 20% di spazio in meno rispetto alla media delle auto vendute", ha evidenziato de Meo, sottolineando come in Italia il mercato delle citycar rappresenti il 25% delle vendite.
"Futurama": il nuovo piano di Renault
Guardando al futuro, de Meo ha svelato il nuovo piano industriale “Futurama”, articolato in tre fasi:
- Investire su sé stessi: "Abbiamo le risorse per farlo e vogliamo portare Renault nella Champions League dell’innovazione".
- Espandere i mercati e rafforzare le partnership, come quelle con Google per il software e con Horse per i motori. Nel 2025, Renault rivedrà tutte le collaborazioni esistenti.
- Rompere gli schemi tradizionali: l’obiettivo è superare il classico ciclo di vita dei modelli auto, favorendo un approccio più dinamico e innovativo.