Il mercato automobilistico italiano continua a mostrare segni di ripresa, registrando un aumento delle immatricolazioni del 12,8% rispetto a febbraio 2023. Tuttavia, rimane un divario del 17% rispetto ai volumi del 2019. Secondo Gian Primo Quagliano, responsabile del Centro Studi Promotor, questo aumento è stato influenzato positivamente dagli incentivi introdotti a gennaio per le auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 grammi al chilometro, i quali hanno visto i 120 milioni di euro stanziati esaurirsi rapidamente.
Le vendite di auto elettriche sono state invece rallentate dall'attesa dei nuovi incentivi annunciati dal Ministero delle Imprese e dello Sviluppo Economico, che non sono ancora entrati in vigore. Le auto completamente elettriche hanno rappresentato il 3,4% del mercato, registrando un aumento delle vendite del 3,1%, mentre le ibride plug-in hanno subito una diminuzione del 16,6%, fermandosi al 3,2% delle immatricolazioni.
Stellantis ha visto un miglioramento delle immatricolazioni, con una crescita del 17%, trainata da marchi come Fiat, Peugeot, Citroen e Lancia. Il Gruppo Volkswagen ha registrato una crescita del 5%, ma ha subito una performance negativa dal marchio principale (-13%). Audi e BMW hanno registrato aumenti significativi, mentre le vendite di Mercedes sono scese del 20%. Tra i nuovi attori sul mercato, si segnala l'aumento delle vendite di MG, triplicate rispetto al 2023, e di Tesla, che ha registrato un aumento del 40%. Anche Renault e Toyota hanno visto una crescita nelle loro immatricolazioni.
Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia, ha sottolineato l'importanza di una rapida pubblicazione del Decreto che attuerà i nuovi incentivi per evitare incertezze tra consumatori e imprese. Gli operatori del settore sperano che il nuovo ecobonus abbia un impatto positivo sul mercato, soprattutto stimolando l'adozione di nuove tecnologie e favorendo le auto a basse o nulle emissioni di CO2.
Michele Crisci, presidente dell'Unrae, ha ribadito la necessità di interventi sulla fiscalità delle auto aziendali per renderla più competitiva rispetto agli altri paesi europei anche per quanto riguarda il noleggio lungo termine senza anticipo. Ha inoltre sottolineato l'importanza di eliminare il limite di prezzo sulla fascia 0-20 g/Km per favorire ulteriormente l'adozione di veicoli elettrici.
Un'indagine condotta dal Centro Studi Promotor presso i concessionari ha evidenziato che l'incertezza riguardo al tipo di auto da acquistare durante la transizione verso la mobilità elettrica promossa dall'Unione Europea, insieme al costo, rappresenta il principale freno per il mercato automobilistico. Tuttavia, i concessionari si mostrano moderatamente ottimisti per i prossimi mesi, con un terzo di loro che prevede un aumento delle vendite e il 49% che si attende stabilità.
Anche le immatricolazioni di motociclette e scooter hanno registrato una crescita solida, con un aumento del 19,8% a febbraio, secondo quanto riportato da Confindustria Ancma, dopo un avvio più lento a gennaio.