Mezzo secolo di emozioni a 5 cilindri
Nel 2026 Audi festeggerà un traguardo significativo: i cinquant’anni del suo celebre motore a cinque cilindri. La storia di questo propulsore ha origine nel 1976, con il debutto della seconda generazione dell’Audi 100 (C2), quando la Casa dei quattro anelli presentò un motore capace di combinare compattezza, potenza e una forte personalità tecnica.
Da quel momento, il cinque cilindri è diventato uno degli elementi più riconoscibili del DNA Audi, apprezzato non solo per le prestazioni ma anche per il suo sound inimitabile, immediatamente distinguibile da qualsiasi altra architettura. Un timbro unico che, negli anni, ha contribuito a definire l’identità del marchio.
Le origini negli Anni ’70
A metà degli Anni ’70, i motori a quattro cilindri disponibili non erano considerati sufficientemente performanti per il segmento più alto in cui Audi voleva posizionare la nuova 100. Vennero valutate diverse alternative, come l’impiego di propulsori in linea a cinque e sei cilindri già esistenti, ma queste soluzioni risultarono problematiche a causa degli ingombri e della distribuzione delle masse.
Gli ingegneri Audi arrivarono così a una soluzione tanto semplice quanto efficace: aggiungere un cilindro al consolidato quattro cilindri EA 827. In questo modo si ottenevano maggiore cilindrata e potenza senza sacrificare la compattezza del progetto. Il nuovo motore 2,1 litri erogava 136 CV, dando ufficialmente avvio a una storia tecnica e industriale che avrebbe accompagnato Audi per oltre quarant’anni.
