Potrebbe essere arrivato il momento in cui il famigerato superbollo ha raggiunto il limite, poiché l'onorevole Riccardo Augusto Marchetti, membro della Lega, ha recentemente rivelato che il governo e il ministero avrebbero raggiunto un accordo per eliminare la tassa extra sui veicoli con una potenza superiore a 252 cavalli. Tuttavia, l'abolizione definitiva non è ancora stata confermata. Introdotto nel 2011 per aumentare le entrate statali, il superbollo ha ricevuto molte proposte di abolizione nel corso degli anni, ma finora senza successo.
TASSE DIMINUITE:
Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha recentemente dichiarato che l'abolizione del superbollo rappresenta una boccata di ossigeno per il settore automobilistico. Egli ha inoltre aggiunto che la cancellazione di questa tassa onerosa è una forma di sostegno concreto per un settore prezioso che coinvolge milioni di famiglie, sia direttamente che indirettamente.
ABOLIRLO O NO?
L’abolizione dell’extra-tassa arriva non solo per sostenere le famiglie, secondo Marchetti infatti “La maggiorazione avrebbe dovuto generare entrate per oltre 160 milioni di euro, ma nello stesso anno 2012 ha determinato solo perdite in termini di minor gettito sia ai fini dell’Iva, -93 milioni di euro, sia ai fini dell’imposta di bollo sull’auto, -13 milioni di euro. A queste si aggiungono ulteriori perdite, pari a oltre 30 milioni di euro, a carico delle Regioni e delle Province, senza considerare il danno, difficilmente quantificabile, a tutto il comparto automobilistico nazionale, dalle case automobilistiche agli artigiani per gli interni alle imprese che producono la componentistica, compresi i dipendenti“.
Nel contesto dell'industria automobilistica, l'onorevole ha sottolineato che l'Italia è la patria dei motori e che qui si producono automobili di grande qualità. Tuttavia, a causa del superbollo, molte di queste auto di lusso hanno subito una forte diminuzione delle vendite o sono state immatricolate tramite società di leasing in paesi esteri. Il deprezzamento di questi veicoli ha notevolmente compromesso il mercato dell'usato e ha scoraggiato l'acquisto di nuovi veicoli. La Lega si schiera sempre dalla parte delle aziende del nostro paese e sta portando avanti questa battaglia di buon senso non solo per sostenere il settore automobilistico, ma anche per il bene dell'intera economia nazionale.