La Norvegia si configura come una vera e propria utopia delle auto elettriche, diventando il simbolo mondiale dell'elettromobilità nel corso del tempo. Tuttavia, c'è un aspetto significativo che spesso passa inosservato. In Italia, meno del 4% delle nuove auto immatricolate è elettrico, una cifra che, per fare un confronto, raggiunge l'83% in Norvegia. Tuttavia, non tutto è perfetto e come in ogni situazione, emergono anche opinioni diverse e criticità.
Prima del boom delle auto elettriche, la Norvegia vantava uno dei più bassi tassi di utilizzo di bus, treni e metropolitane in Europa, e ora la situazione sembra peggiorare ulteriormente.
Si sostiene che una considerevole parte delle risorse destinate dal governo norvegese per promuovere le auto elettriche sia stata tagliata al trasporto pubblico, creando così un paradosso evidente.
Sebbene la rivoluzione verde si basi sull'adozione di veicoli a emissioni zero, è altrettanto importante aumentare l'utilizzo dei mezzi pubblici, specialmente se anch'essi sono ecologici.
In realtà, ridurre l'uso delle auto private sarebbe preferibile, poiché l'utilizzo dei mezzi pubblici, soprattutto quelli ecologici, non solo riduce l'inquinamento, ma risolve anche altri problemi come il traffico e il parcheggio. Gli incentivi generosi in Norvegia per i veicoli elettrici hanno reso la guida più conveniente, ma hanno allo stesso tempo reso il trasporto pubblico meno competitivo, anche in termini di costi. Più i norvegesi acquistano auto elettriche, più le entrate dei trasporti pubblici diminuiscono, creando un circolo vizioso potenzialmente impattante. Le promozioni per i veicoli elettrici in Norvegia hanno ridotto i fondi disponibili per migliorare i trasporti pubblici, i quali sono finanziati solo in parte attraverso i pedaggi stradali, dai quali i proprietari di veicoli elettrici sono esentati.
Con l'aumentare delle auto elettriche in circolazione, le entrate dei trasporti pubblici rischiano di diminuire ulteriormente. Con una domanda bassa e risorse limitate, il futuro dei bus e dei treni in Norvegia appare piuttosto incerto.
Eivind Trædal, consigliere comunale di Oslo, ha recentemente espresso la preoccupazione principale che deriva dal fatto che "sovvenzionando i veicoli elettrici attraverso le strade a pedaggio più convenienti, non abbiamo i fondi per investire in grandi progetti di infrastrutture di trasporto pubblico".
La questione è quindi molto più ampia e complessa di una semplice abitudine e potrebbe essere considerata una problematica strutturale o strategica per il paese. Il futuro della mobilità in Norvegia, che spesso viene celebrato come un esempio brillante, potrebbe avere conseguenze nel medio e lungo termine, influenzando negativamente l'economia e l'immagine del Paese a livello internazionale, se non si affronta prontamente.