Quante volte avete sentito il dibattito sull'addio ai motori Diesel, spingendo verso veicoli elettrici o ibridi, con un inevitabile cambio di combustibile? Le notizie al riguardo sono ovunque, ma di tanto in tanto emergono proposte alternative. Una di queste è la recente idea di sviluppare un motore Diesel alimentato a idrogeno, che potrebbe attirare l'interesse di alcune case automobilistiche che non si sono completamente abbandonate all'idea di veicoli completamente elettrici.
In alcuni paesi, la mobilità a zero emissioni sta guadagnando terreno, ma altrove la situazione è ben diversa. In Italia, ad esempio, i veicoli completamente elettrici (BEV) rappresentano ancora una piccola nicchia, principalmente a causa dei costi elevati, degli incentivi limitati e della carenza di infrastrutture di ricarica, che preoccupano il guidatore medio.
Non sono pochi coloro che sollevano dubbi sulla reale convenienza dell'elettrico, soprattutto dopo uno studio condotto dall'Università di Harvard che ha evidenziato l'impatto ambientale della produzione delle batterie, sottolineando la necessità di considerare l'intero ciclo di vita dell'auto. Secondo lo studio, per giustificare l'investimento in un veicolo elettrico, è necessario percorrere almeno 45.000 chilometri all’anno; in caso contrario, le auto tradizionali risultano ancora più convenienti.
Tuttavia, una luce di speranza proviene da un gruppo di ricercatori dell'Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, che ha sviluppato un motore Diesel ibrido alimentato a idrogeno, riducendo le emissioni di anidride carbonica dell'85% rispetto ai motori Diesel tradizionali. Questa soluzione si è dimostrata promettente, con un sistema brevettato di iniezione dell'idrogeno che riduce le emissioni di CO2 a soli 90 grammi per chilometro.
La soluzione proposta dai ricercatori non richiede idrogeno di elevata purezza, a differenza delle celle a combustibile tradizionali, rendendo il processo più efficiente. Inoltre, l'efficienza complessiva del motore ibrido Diesel-idrogeno è migliorata del 26% rispetto ai motori Diesel attuali, grazie a un controllo avanzato delle modalità di combustione.
Il gruppo di ricerca si propone di commercializzare questa tecnologia nei prossimi 2 anni e sta cercando investitori interessati non solo nel settore automobilistico ma anche in altri settori industriali che utilizzano motori Diesel, come le miniere.
In sintesi, sebbene l'attenzione sia principalmente concentrata sui veicoli elettrici, questa nuova tecnologia ibrida Diesel-idrogeno potrebbe offrire una soluzione più immediata ed efficiente per ridurre le emissioni nocive e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. L'uso di idrogeno verde, ottenuto da fonti energetiche rinnovabili, potrebbe rappresentare un passo avanti verso un futuro più sostenibile per l'industria automobilistica e altre applicazioni industriali.