Le dimensioni di nuova Mini Countryman fanno registrare anche un’altezza di 1 metro e 55 centimetri, 182 centimetri in larghezza e un incremento della luce da terra, arrivata a 16,5 centimetri. Si districherà sugli sterrati con l’ausilio della trazione integrale ALL4, proposta in abbinamento a tutte le motorizzazioni, quattro quelle al lancio sul mercato, il prossimo febbraio, mentre le prime consegne arriveranno dal mese di marzo. Per scoprirla dal vivo, invece, appuntamento al Salone di Los Angeles. Trazione integrale che sarà possibile replicare anche con lo schema ibrido di Mini Cooper S E Countryman ALL4: il motore elettrico da 88 cavalli collocato al posteriore è dedicato a trasmettere il moto al retrotreno.
L’offerta si comporrà delle seguenti alternative: Mini Cooper Countryman con motore 3 cilindri turbo 1.5 litri da 136 cavalli e 220 Nm; Mini Cooper S Countryman, motore 4 cilindri turbo 2 litri da 192 cavalli e 280 Nm; Mini Cooper D Countryman, quattro cilindri turbodiesel 2 litri da 150 cavalli e 330 Nm; Mini Cooper SD Countryman con il 2 litri turbodiesel da 190 cavalli e 400 Nm. Cambio manuale 6 marce di serie per tutte, tranne la SD, che monta lo Steptronic 8 rapporti. In alternativa alle varianti manuali, viene proposto l’automatico Steptronic 6 marce per la Cooper, 8 marce per Cooper S e Cooper D. Quanto alla massa complessiva, oscilla tra i 1.365 kg di Cooper Countryman e i 1.510 kg di Cooper S Countryman ALL4.
Restando sulla tecnica, detto di consumi che oscillano nel ciclo misto tra i 2.1 litri/100 km della ibrida plug-in e i 7 litri/100 km della Cooper S, con miglioramenti rispetto alla precedente generazione che arrivano a 1.4 litri/100 km in meno (la Cooper D è la meno assetata, ibrida a parte: 4.5 litri/100 km nel misto con cambio manuale, 4.3 litri con l’automatico), Countryman propone uno schema sospensivo con anteriore MacPherson e posteriore Multilink, con elementi ammortizzanti regolabili grazie alDynamic Damper Control, optional. Tre modalità di guida, invece, selezionabili dal Mini Driving Modes: MID, SPORT, GREEN. Ciascuno interviene sulla risposta del motore, la trasmissione, la taratura dello sterzo, gli ammortizzatori, il sound e anche i sistemi di bordo come il clima, nella modalità ECO, per ottimizzare i consumi.
Tra le novità della nuova generazione, trova spazio il portellone motorizzato, ad apertura e chiusura automatica. Si tratta di una dotazione optional, che include la Mini Picnic Bench, panchetta retrattile ospitata sul fondo del baule e utile per le attività all’aperto.
Il vano offre 450 litri di spazio, estendibili fino a 1.309 litri, abbattendo i tre sedili posteriori, ciascuno singolarmente. Si sta molto più comodi a bordo, grazie all’inclinazione regolabile dello schienale dei sedili posteriori, al maggior spazio all’altezza delle spalle, per le gambe e sopra la testa, nonché per la modularità dei sedili: la seconda fila scorre longitudinalmente di 13 centimetri.
Interno che propone una plancia con una propria originalità, diversa dalle altre Mini. Il grande elemento centrale ospita l’infotainment, optional lo schermo da 6,5 o 8,8 pollici, ciascuno accompagnato dal navigatore satellitare e un comando touch sul tunnel (per la versione da 8,8″). Chicche hi-tech sono rappresentate dal Mini Country Timer, che consente di tenere nota del tempo trascorso su ciascun tipo di percorso: dalle strade asfaltate agli sterrati, fino ai passaggi innevati. I dati arrivano dall’unità di controllo del DSC. Optional per arricchire la dotazione, per citarne alcuni, sono l’head up display, il climatizzatore bi-zona, il tetto panoramico, la telecamera posteriore, il sistema di parcheggio automatizzato, l’assistente per l’automatico passaggio da fari abbaglianti ad anabbaglianti, il rilevatore dei cartelli stradali e l’adaptive cruise control con telecamera. Quest’ultima provvede anche al rilevamento dei pedoni e all’affinamento della frenata d’emergenza, proposta di serie.
Le dimensioni di nuova Mini Countryman fanno registrare anche un’altezza di 1 metro e 55 centimetri, 182 centimetri in larghezza e un incremento della luce da terra, arrivata a 16,5 centimetri. Si districherà sugli sterrati con l’ausilio della trazione integrale ALL4, proposta in abbinamento a tutte le motorizzazioni, quattro quelle al lancio sul mercato, il prossimo febbraio, mentre le prime consegne arriveranno dal mese di marzo. Per scoprirla dal vivo, invece, appuntamento al Salone di Los Angeles. Trazione integrale che sarà possibile replicare anche con lo schema ibrido di Mini Cooper S E Countryman ALL4: il motore elettrico da 88 cavalli collocato al posteriore è dedicato a trasmettere il moto al retrotreno.
L’offerta si comporrà delle seguenti alternative: Mini Cooper Countryman con motore 3 cilindri turbo 1.5 litri da 136 cavalli e 220 Nm; Mini Cooper S Countryman, motore 4 cilindri turbo 2 litri da 192 cavalli e 280 Nm; Mini Cooper D Countryman, quattro cilindri turbodiesel 2 litri da 150 cavalli e 330 Nm; Mini Cooper SD Countryman con il 2 litri turbodiesel da 190 cavalli e 400 Nm. Cambio manuale 6 marce di serie per tutte, tranne la SD, che monta lo Steptronic 8 rapporti. In alternativa alle varianti manuali, viene proposto l’automatico Steptronic 6 marce per la Cooper, 8 marce per Cooper S e Cooper D. Quanto alla massa complessiva, oscilla tra i 1.365 kg di Cooper Countryman e i 1.510 kg di Cooper S Countryman ALL4.
Restando sulla tecnica, detto di consumi che oscillano nel ciclo misto tra i 2.1 litri/100 km della ibrida plug-in e i 7 litri/100 km della Cooper S, con miglioramenti rispetto alla precedente generazione che arrivano a 1.4 litri/100 km in meno (la Cooper D è la meno assetata, ibrida a parte: 4.5 litri/100 km nel misto con cambio manuale, 4.3 litri con l’automatico), Countryman propone uno schema sospensivo con anteriore MacPherson e posteriore Multilink, con elementi ammortizzanti regolabili grazie alDynamic Damper Control, optional. Tre modalità di guida, invece, selezionabili dal Mini Driving Modes: MID, SPORT, GREEN. Ciascuno interviene sulla risposta del motore, la trasmissione, la taratura dello sterzo, gli ammortizzatori, il sound e anche i sistemi di bordo come il clima, nella modalità ECO, per ottimizzare i consumi.
Tra le novità della nuova generazione, trova spazio il portellone motorizzato, ad apertura e chiusura automatica. Si tratta di una dotazione optional, che include la Mini Picnic Bench, panchetta retrattile ospitata sul fondo del baule e utile per le attività all’aperto.
Il vano offre 450 litri di spazio, estendibili fino a 1.309 litri, abbattendo i tre sedili posteriori, ciascuno singolarmente. Si sta molto più comodi a bordo, grazie all’inclinazione regolabile dello schienale dei sedili posteriori, al maggior spazio all’altezza delle spalle, per le gambe e sopra la testa, nonché per la modularità dei sedili: la seconda fila scorre longitudinalmente di 13 centimetri.
Interno che propone una plancia con una propria originalità, diversa dalle altre Mini. Il grande elemento centrale ospita l’infotainment, optional lo schermo da 6,5 o 8,8 pollici, ciascuno accompagnato dal navigatore satellitare e un comando touch sul tunnel (per la versione da 8,8″). Chicche hi-tech sono rappresentate dal Mini Country Timer, che consente di tenere nota del tempo trascorso su ciascun tipo di percorso: dalle strade asfaltate agli sterrati, fino ai passaggi innevati. I dati arrivano dall’unità di controllo del DSC. Optional per arricchire la dotazione, per citarne alcuni, sono l’head up display, il climatizzatore bi-zona, il tetto panoramico, la telecamera posteriore, il sistema di parcheggio automatizzato, l’assistente per l’automatico passaggio da fari abbaglianti ad anabbaglianti, il rilevatore dei cartelli stradali e l’adaptive cruise control con telecamera. Quest’ultima provvede anche al rilevamento dei pedoni e all’affinamento della frenata d’emergenza, proposta di serie.
Fonte: Al Volante