L'Istituto di Statistica ha rilevato un generale peggioramento nelle percezioni dei consumatori riguardo alla situazione economica, sia attuale che futura. L’indice del clima economico scende da 103,9 a 99,7, mentre quello legato alle aspettative future cala da 97,4 a 95,0. Si registra invece un leggero miglioramento per il clima personale, che passa da 96,3 a 96,6, e per quello corrente, che aumenta da 99,0 a 99,2.
Analizzando le imprese, si osserva una flessione dell’indice di fiducia nel settore manifatturiero, che scende da 86,6 a 85,8, e un calo marcato nei servizi di mercato, da 100,4 a 95,3. Al contrario, la fiducia cresce nel settore delle costruzioni (da 101,9 a 103,9) e nel commercio al dettaglio, dove l'indice passa da 102,3 a 103,7.
Nel settore manifatturiero, i giudizi sul livello degli ordini e le aspettative sulla produzione risultano peggiorati, con un calo delle scorte rispetto al mese precedente. Invece, nelle costruzioni si registra un miglioramento per entrambe le componenti monitorate.
Per i servizi di mercato si rileva un peggioramento diffuso: sia i giudizi sugli ordinativi che le prospettive sull’andamento degli affari si deteriorano sensibilmente, mentre le aspettative sugli ordini subiscono una flessione contenuta. Nel commercio al dettaglio, giudizi e aspettative sulle vendite mostrano una tendenza positiva, mentre il saldo delle scorte è in diminuzione.
Dalle risposte trimestrali degli imprenditori del settore manifatturiero, emerge per ottobre 2024 una diminuzione nel grado di utilizzo degli impianti, al livello più basso dal 2014 escluso il periodo pandemico, con un aumento delle imprese che segnalano l’insufficienza della domanda come ostacolo all’attività produttiva.