La Legge di Bilancio ha introdotto una semplificazione importante nel piano Transizione 5.0. In particolare, se si sostituisce un bene il cui ammortamento è terminato da oltre 24 mesi, sarà possibile accedere agli incentivi presunti senza dover dimostrare nel dettaglio il risparmio energetico ottenuto. Questo permette di ottenere un credito d’imposta del 35%, snellendo significativamente il processo di valutazione.
Grazie a questa misura, non sarà più necessario effettuare calcoli specifici sulla riduzione dei consumi energetici, in quanto il miglioramento dell’efficienza può essere documentato attraverso certificazioni e dichiarazioni standardizzate. Tra le prove riconosciute rientrano:
- Dichiarazioni del costruttore o perizie asseverate che attestino la conformità agli standard ISO 14955, ISO 12759, IEC 61800, IEC 60034 e EN 50598, oltre all’uso di componenti conformi ai regolamenti UE pertinenti (ad esempio: UE 2019/1781, UE 2019/1783, UE 2019/1784, UE 2015/1095, UE 2019/2018, UE 2016/2281).
- Report di prova prodotti secondo l’articolo 9 della ISO 14955-2.
- Certificati di audit rilasciati da organismi accreditati, che confermino il rispetto degli standard energetici internazionali più aggiornati.
Un altro chiarimento importante riguarda la gestione dei macchinari sostituiti: non è obbligatorio rottamare il vecchio bene, e le eventuali rivalutazioni contabili non influenzano il calcolo della fine dell'ammortamento.
Infine, questa agevolazione è cumulabile con il Bando ISI INAIL 2024, che prevede un contributo a fondo perduto del 65% per l’acquisto di macchinari volti a migliorare la sicurezza sul lavoro.