È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 215 del 13 settembre il decreto che disciplina gli incentivi per gli investimenti delle imprese di autotrasporto merci per conto terzi attive in Italia, iscritte al Registro Elettronico Nazionale (R.E.N.) e all’Albo degli autotrasportatori, la cui attività principale è il trasporto di merci. Queste imprese potranno accedere a finanziamenti per rendere il loro parco veicolare più ecosostenibile, con l'obiettivo di favorire la sostituzione dei mezzi più obsoleti.
Il decreto, in vigore dal 13 settembre 2024, mette a disposizione un totale di 25 milioni di euro per tre tipologie di investimenti:
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2,5 milioni di euro destinati all’acquisto, anche tramite locazione finanziaria, di veicoli commerciali nuovi, con massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate, alimentati a metano CNG, gas naturale liquefatto (LNG), ibridi (diesel/elettrico) o completamente elettrici (full electric). Sono inclusi anche i dispositivi per la conversione dei veicoli con motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica.
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15 milioni di euro per la rottamazione di veicoli commerciali con massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate, con contestuale acquisto, anche tramite locazione finanziaria, di veicoli nuovi conformi alla normativa Euro VI step E o Euro 6-E, accompagnata dalla rottamazione dei vecchi mezzi.
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7,5 milioni di euro per l'acquisto, anche tramite locazione finanziaria, di rimorchi e semirimorchi nuovi per il trasporto combinato ferroviario, conformi alla normativa UIC 596-5, o per il trasporto combinato marittimo con ganci nave rispondenti alla normativa IMO. Sono incentivati anche rimorchi e semirimorchi, o equipaggiamenti per autoveicoli superiori a 7 tonnellate allestiti per trasporti in regime ATP, che rispettano criteri avanzati di efficienza energetica e tutela ambientale.
Un elemento importante del decreto è che i beni acquistati grazie a questi incentivi non possono essere alienati, concessi in locazione o noleggiati e devono rimanere nella disponibilità del beneficiario fino al 30 giugno 2028, pena la revoca del contributo. Inoltre, il contributo non verrà erogato se i beni vengono trasferiti prima del pagamento del beneficio.