Panoramica
L'intera industria dell'automotive sta diminuendo i suoi investimenti in sostenibilità, ossia in tecnologie, processi e competenze, pertanto, rischia di non arrivare ai traguardi di riduzione dell'impatto ambientale prefissati dall'Accordo di Parigi o dal Green Deal europeo. L'allarme arriva dall'ultimo studio dei Capgemini Research Institute.
Soluzioni Green
Il Green Deal europeo e l'Accordo di Parigi spingono l'indusstria automotive ad adottare soluzioni più green per giungere ai target di riduzione delle emisisoni:
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il 70% degli operatori sta riducendo l'inquinamento lungo tutta la catena del valore;
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il 64% prevede una riduzione entro il 2040;
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il 57% mette la sostenibilità tra i principali obiettivi aziendali.
Nonostante ciò, dal 2018, il settore ha ridotto le emissioni di gas serra solo del 5%, con un ulteriore riduzione del 19% prevista entro il 2023.
Scarso impegno
Solo il 10% delle organizzazioni si sta adoperando per rendere il settore veramente sostenibile, con un taglio delle emissioni di gas serra del 35% entro il 2030 (contro una media del 19%), mentre l'implementazione delle diverse iniziative risulta in crescita solo in alcune categorie strategiche e, di preciso, in ambiti in cui si ha un controllo e un’influenza diretti, come la produzione dei veicoli.
Difatti, l’attuazione di iniziative sostenibili nella catena di fornitura è salita dal 42% del 2019 al 57% nel 2022 e l’approvvigionamento responsabile di metalli dal 33% al 44%, ma sta calando la propensione all’economia circolare:
nonostante il 73% la ritenga un dovere per raggiungere i propri obiettivi finanziari e competitivi, solo il 53% dispone di una strategia e solo il 45% ne rispetta i principi lungo tutta la catena del valore.
L'elettrico non è sufficiente
La mobilità elettrica è solamente una parte della soluzione.
Il settore sta spingendo sui veicoli elettrici per dare un taglio alle emissioni, ma per ottenere un impatto degno di nota lungo tutto il ciclo di vita è necessario che i costruttori attuino la circolarità della produzione e considerino il processo di smaltimento delle batterie dei veicoli elettrici lungo tutta la catena del valore.
A tal proposito, solo il 41% dei manager intervistati sostiene che la propria organizzazione dispone di iniziative di sostenibilità dedicate, percentuale che scende al 28% per le batterie.
Un decennio decisivo
Eraldo Federici - Manufacturing, Automotive, Life Sciences, Aerospace & Defence Director di Capgemini in Italia - afferma che:
“l’industria dell’auto si appresta a entrare in un decennio decisivo, definito in gran parte dalla sua capacità di passare completamente all’elettrico.
Tuttavia, sebbene la sostenibilità sia considerata una priorità assoluta, il settore nel suo complesso è in grave ritardo: le organizzazioni devono riflettere concretamente sul loro approccio per raggiungere gli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi per il 2050.
Questo comporta un impegno notevole e rinnovato verso l’economia circolare che abbracci l’intero ciclo di vita del veicolo, così come la considerazione delle emissioni Scope 3 (le emissioni non direttamente imputabili all'attività aziendale)”.