La storia della Bmw Serie 5 arriva al settimo capitolo. La nuova generazione non ha solo lineamenti che scaturiscono dai più recenti canoni stilistici del marchio ed è più sobria della precedente ma è, al momento, la Bmw più hi-tech di tutte. Un primato che deve a uno schieramento di dispositivi che, sebbene disponibili in larga percentuale come costosi optional, spaziano da quelli legati alla connettività e al comfort a quelli destinati a rendere più facile l’interazione fra uomo e macchina sino a quelli riguardanti la guida semi-autonoma, che tracciano un altro tratto della road-map definita dalla Bmw per arrivare a proporre, entro il 2022, la guida autonoma. La nuova Serie 5, infatti, è equipaggiata, anzi equipaggiabile (costa 2.300 euro), con un sistema battezzato Driving Assistant Plus, che consente alla vettura di viaggiare in maniera automatica in rettilineo e in curva, seguendo le linee della carreggiata. Se tecnologicamente la Serie 5 è ancora più avanzata della Serie 7, formalmente le è invece molto vicina. La parentela genera lineamenti più disinvolti e slanciati rispetto a quelli della generazione precedente, che va in pensione vantando il primato di essere stata la Serie 5 più venduta in assoluto. Il frontale prominente, che integra, come le fiancate, soluzioni che ottimizzano i flussi, e il padiglione che “spiove” sulla corta coda generano una silhouette di stampo sportiveggiante, che mimetizza un po’ i 4,93 metri di lunghezza (3,5 cm in più della progenitrice) e tradisce l’attenzione posta nei confronti dell’aerodinamica per ottimizzare, insieme a uno schieramento di motori inedito e molto efficiente, il rapporto fra prestazioni e consumi.
In vendita a prezzi che spaziano da 51mila a oltre 64mila euro, negli allestimenti Business, Sport, Luxury e MSport, la nuova Serie 5 si basa sull’architettura modulare Clar, estrapolata da quella della Serie 7, sebbene non integrata da elementi in carbonio. Tuttavia, può arrivare a pesare anche 100 kg in meno della precedente, grazie all’esteso impiego di materiali come alluminio e magnesio. Inoltre, offre anche un abitacolo più spazioso, soprattutto dietro, grazie a un passo che sfiora i 3 metri. L’ambiente rispecchia per aspetto, impostazione e realizzazione quello dell’ammiraglia Bmw, ma integra, di serie o a richiesta secondo le versioni, tante novità. Per esempio, la climatizzazione quadrizona; il sistema di configurazione vettura con la modalità Adaptive, che ottimizza il rendimento e il comportamento in base allo stile di guida e alle informazioni del navigatore; un head up display che proietta le informazioni su una superficie del 70% superiore al precedente; il sistema d’infotainment con comandi touch, vocali e gestuali che può arrivare ad avere un display da 10”25 gestibile come un tablet. L’estensione della connettività, poi, consente di usufruire di servizi come la ricerca e il pagamento dei parcheggi, nonché la sincronizzazione con sistemi operativi, la compatibilità con le piattaforme per smartphone e un hot-spot che supporta dieci device. Stare al volante della 530 xDrive, spinta dalla variante più potente del 3 litri turbodiesel e con retrotreno sterzante, consente di ravvisare quanto l’equilibrio fra rendimento e comportamento renda la guida istintiva anche sui percorsi più tortuosi, grazie alla disinvoltura con cui si muove la vettura. Doti che emergono anche quando si innesta il Driving Assistant, che abilita la guida semi-autonoma e permette di muoversi nel traffico, rispettando i limiti sino a 210 kmh. È gestita da una rete formata da radar, sensori e telecamere e da dispositivi di assistenza ancora più sofisticati rispetto a quelli presenti sulla Serie 7.
Il pacchetto ora include il riconoscimento del traffico trasversale, l’evitamento degli ostacoli, il controllo anti-collisione laterale e del cambio di corsia. L’interazione produce reazioni sempre consone alla situazione e la possibilità di effettuare sorpassi semplicemente toccando per qualche istante la leva degli indicatori di direzione, richiedendo, meno spesso della Serie 7, l’obbligo di confermare alla vettura che si è attenti attraverso l’appoggio della mano sul volante. Ovviamente, l’”autonomia” della Serie 5 è legata alla nitidezza della segnaletica orizzontale.
Sergio Panarotto