Non si tratta esattamente di una ZTL, ma a Londra si adotta piuttosto una ZEZ, cioè una Zona a Emissioni Zero. In questa zona, l'ingresso è consentito esclusivamente ai veicoli completamente elettrici, noti come BEV. Questo progetto, avviato nel 2018, era pianificato per essere attuato nel 2025. L'obiettivo era creare un'area in cui l'accesso fosse permesso solo previo pagamento di un biglietto d'ingresso per i veicoli che emettono sostanze inquinanti.
Questo sistema riflette quanto avviene già a Milano con l'Area C e a Londra stessa con l'Ulez, la Zona a Emissioni "Ultra Basse" (Ultra Low Emission Zone), che comporta una tariffa giornaliera di 12,5 sterline per coloro che superano i limiti di emissione di NOx.
Cos’è la ZEZ di Londra?
Inizialmente, il piano prevedeva una serie di incentivi e infrastrutture di supporto per promuovere la transizione verso veicoli a emissioni ultra-basse. Inoltre, si ipotizzava l'utilizzo di disincentivi per gradualmente eliminare i veicoli a combustibili fossili. In linea con questo approccio, veniva considerata e approvata l'implementazione di una "zona a emissioni zero", all'interno della quale i veicoli che non soddisfacevano i requisiti di emissioni a zero avrebbero dovuto pagare pedaggi stradali, seguendo un modello simile a Ulez o Lez. Si prevedeva inoltre l'istituzione di nuove zone a traffico limitato più restrittive: una nel 2040 per il centro di Londra e un'altra nel 2050 per l'intero territorio cittadino, che includeva tutti i borough.
Un Passo Indietro del Sindaco sulla ZTL
Un portavoce di Sadiq Khan, il sindaco di Londra, ha dichiarato alla BBC che il sindaco ora si concentra sull'obiettivo di raggiungere emissioni nette zero nella capitale entro il 2030. Questo impegno si riflette in politiche ambiziose volte a migliorare la qualità dell'aria a Londra, tra cui l'espansione della zona a emissioni ultra-basse per beneficiare cinque milioni di residenti londinesi in più.
Tuttavia, queste politiche ambiziose incontrano ostacoli, come confermato dal Camden Council e dal Kensington and Chelsea London Borough Council, i quali hanno negato di avere piani concreti per attuare tagli alle emissioni.
Alcuni municipi, come Westminster, Hackney, Islington, Tower Hamlets, Southwark, Wandsworth e Lambeth, non hanno ancora risposto. Da parte sua, un portavoce di Transport for London (TfL), l'azienda di trasporti della città, ha spiegato che, nonostante siano stati effettuati esperimenti su piccola scala per strade a emissioni zero o ultra-basse con il supporto del sindaco e di TfL, attualmente non sono in programma ulteriori estensioni di zone a emissioni zero. Questo include la menzione della ZTL di Beech Street nella City, dove l'esperimento è durato dal marzo 2020 a settembre 2021, cessando quando l'ordinanza di traffico temporaneo è scaduta.
Questa mancanza di interesse e volontà sembra diffusa, non solo a Londra. Infatti, persino il primo ministro britannico Rishi Sunak ha espresso dubbi sulle decisioni prese fino a questo punto, suggerendo incertezze riguardo alla proibizione dei veicoli termici entro il 2030.