In questo periodo nella Svezia nord-occidentale la temperatura si aggira attorno ai -20°.
Abbiamo fatto conoscenza in questo scenario con la Volvo V90 Cross Country, l'ultima creazione della casa svedese.
Ha lineamenti meno muscolosi e più ricercati rispetto a quelli delle progenitrici, ma rimane simile alla tradizione di famiglia. Anch'essa si propone a che affronta spesso tratti innevati e a bassa aderenza oppure a chi è costretto a escursioni fuori dalle strade asfaltate.
L'evoluzione della specie si attua attraverso l'impiego delle più recenti tecnologie sviluppate da Volvo.
Dal pianale, ai motori, dalla rete elettronica alla trazione integrale e dall'ausilo alla guida ai confort.
La nuova Cross Countru, a dispetto di quanto può suggerire il baricentro più alto della noma (6 cm da terra in più), segue con naturalezza la giusta rotta anche quando sulla strada entrano in scena scanalature e scalini dighiaccio, cambia direzione istintivamente anche nelle curve strette, nonostante un passo di quasi 3 metri, e reagisce repentinamente alle sollecitazioni dell'accelleratore per caricare o scaricare l'avantreno quando si vuole incrementare l'agilità o quando si devono recuperare eccessi di confidenza ed errori di valutazione.
La fluidità di erogazione del biturbodiesel di 2 litri con 235 cavalli, con il sistema Power Pulse che limita ai minimi termini i ritardi di risposta della sovralimentaizione, è ben supportata dalla solerzia del cambio automatico a 8 marce, al quale si può imputare di non essere gestibile nella modalità manuale con i paddle al volane, offerti solo su richiesta.
Nelle situazioni dove si decide di variare rapporto tenendo a bada anche l'avantreno, eviterebbero di staccare una mano dal volante per effettuare le cambiate. Consentirebbero dunque di mantenere più saldo il rapporto con la V90.
Sergio Panarotto - Rent4You