180 miliardi è l’enorme cifra che gli italiani hanno speso per l’acquisto e l’esercizio di veicoli nel 2021.
Lo studio condotto dall’Osservatorio Autopromotec ha rilevato che nel 2021, la spesa per l’esercizio e per l’acquisto dei veicoli è aumentata del 16% circa rispetto all’anno precedente.
Si tratta di un dato significativo se paragonato al 2020, ma poco rivelante rispetto al triennio 2017-2018-2019, dove le cifre erano nettamente più alte. Il problema principale è che questo rialzo, è avvenuto proprio dopo l’emergenza mondiale e la crisi economica causata dal Corona Virus.
Nel 2021, infatti, tutte le voci di spesa riguardanti il settore automotive, sono aumentate: nuovo acquisto, carburante, pedaggi, pneumatici, tasse e parcheggi, manutenzione e riparazione.
Nuovo acquisto.
La spesa per l’acquisto di una nuova vettura ha toccato i 44 miliardi di euro, circa il 12% in più rispetto al 2020. L’emergenza Covid-19, ha rallentato le produzioni, la fabbricazione di microchip e ha aumentato i tempi di consegna. Tutti questi fattori hanno portato i prezzi delle auto ad una crescita esponenziale.
Carburanti.
I carburanti sono la voce che hanno avuto l’incremento di spesa più alto. Difatti, la benzina e il gasolio sono aumentati di circa il 32%; il Gpl è cresciuto di circa il 28%, mentre il metano ha registrato un incremento del 29% rispetto all’anno precedente.
Pedaggi.
Strettamente legato, all’aumento dei pedaggi, è l’incremento della spesa per i pedaggi autostradali. La ritrovata possibilità di viaggiare ha chiamato un consumo più alto di carburante, che presuppone percorrenze più elevate. È così che è possibile spiegare l’aumento del 23% dei pedaggi, rilevato in combinazione dall’Osservatorio Autoprometec e dall’Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostradali e Trafori).
Pneumatici.
Più utilizzi della propria vettura, porta inevitabilmente ha un maggiore consumo delle gomme. Infatti, secondo le rilevazioni dell’Etrma (European Tyre and Rubber Manufactures Association), questa voce è aumentata di circa il 17% rispetto al 2020. Dato rilevante soprattutto per camion e veicoli industriali.
Tasse e Parcheggi.
Il già citato Osservatorio, segnala anche un aumento della spesa automobilistica, sia delle tasse, che hanno registrato una crescita del 16%, sia dei parcheggi, aumentati di quasi il 13%.
Manutenzione e Riparazione.
La spesa che si, è aumentata, ma in modo più cauto, riguarda la riparazione e la manutenzione dei propri mezzi, che per il Centro Studi Promotor, è aumentata di circa il 6%.
Per tutti questi motivi, è molto improbabile ipotizzare una ripartenza del settore automotive.
È bene ricordare che l’aumento della spesa, segnale di un dato incoraggiante, rispecchia però la crisi e il periodo Covid-19 assolutamente da dimenticare.
Nonostante il superamento degli anni di virus, è difficile ben sperare.
La recente guerra tra Ucraina e Russia ha portato alla penuria di componenti fondamentali per la fabbricazione delle vetture, che peggiora nettamente i costi dei carburanti, in particolar modo il metano, e i tempi di consegna dei nuovi veicoli.