Il mercato dell'auto in Italia sembra aver raggiunto una situazione di stallo. Nel mese di ottobre, sono state registrate 139.052 nuove autovetture, segnando una crescita del 20,03% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel periodo da gennaio a ottobre, la crescita è stata del 20,52% rispetto allo stesso intervallo del 2022. Proiettando questo tasso di crescita su tutto l'anno, ci si aspetta un totale di 1.586.626 immatricolazioni per il 2023.
Questi dati rivelano che, oltre agli effetti stagionali, il mercato automobilistico italiano ha mostrato una ripresa notevole a partire da agosto 2022, che ha continuato ad influenzare il 2023. Tuttavia, questo livello è inferiore del 17,2% rispetto al 2019, l'anno precedente alla pandemia, che era già al di sotto del 23% rispetto ai volumi di immatricolazioni precedenti alla crisi del 2008, innescata dal fallimento di Lehmann Brothers.
Inoltre, va sottolineato che il volume previsto di immatricolazioni per l'intero 2023 sarà insufficiente per garantire il regolare rinnovo del parco auto italiano, che conta oltre 40 milioni di veicoli. Ciò comporta un invecchiamento medio del parco auto, con conseguenze significative sulla sicurezza stradale e sulle emissioni nocive.
Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sottolinea che da una situazione di stallo, il settore automobilistico può evolvere sia in positivo che in negativo. Pertanto, non è garantito che i quindici mesi di crescita precedenti saranno seguiti da ulteriori incrementi delle vendite, necessari per evitare l'invecchiamento del parco auto e i problemi legati all'inquinamento. La transizione energetica nel settore automobilistico richiede l'adozione di misure significative da parte del governo.
I dati relativi al mercato automobilistico dell'Unione Europea, diffusi il 20 ottobre, evidenziano chiaramente che la transizione energetica richiede incentivi significativi all'acquisto di veicoli elettrici. In Germania, ad esempio, la quota di immatricolazioni di veicoli elettrici è salita all'18,1% a settembre grazie a generosi incentivi statali. Tuttavia, in Italia, la quota di veicoli elettrici è rimasta al 4,1% nel mese scorso, nonostante alcune iniziative governative. Questo solleva interrogativi sulla capacità dell'Italia di promuovere con successo la transizione energetica nel settore automobilistico.
La responsabilità di stimolare il mercato automobilistico e favorire la transizione energetica ora spetta al governo attuale. Il Paese si aspetta che vengano adottate misure necessarie per affrontare questa sfida.